News    22 Febbraio 2019

Natura e Sapori nelle terre tra Oglio e Po

Perdersi tra gli infniti sapori di una terra antica e vera. Le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio sono tantissime, tutte da scoprire e da assaggiare, nei diversi periodi dell’anno.

L'Oglio Po è un comprensorio interprovinciale della Bassa Lombardia, che abbraccia il territorio racchiuso fra i fiumi Po e Oglio a comprende parte delle province di Cremona e Mantova. I centri principali sono Casalmaggiore e Viadana, entrambi sul Po, che ne sono anche le co-capitali. Sabbioneta, vicinissima ad entrambe, al confine tra le 2 province, è il centro del comprensorio ed è una vera e propria perla turistica. È Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 2008.

Dai prodotti dell’orto alle paste ripiene, dagli insaccati ai formaggi, dai dolci al vino: le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio sono tantissime, tutte da scoprire e da assaggiare, nei diversi periodi dell’anno.

Il nostro territorio è conosciuto per una varietà incredibile di prodotti, tutti deliziosi e caratteristici.

I prodotti della terra, che caratterizzano la stagione estiva e quella autunnale, sono conosciuti ovunque. E qui potrete assaggiarli, praticamente appena colti.

Il pomodoro casalasco, rinomato in tutta Italia, ottimo per sughi, ragù e conserve, e il Melone Mantovano Igp prodotto a Casteldidone e Viadana, squisito con fette sottili di prosciutto crudo o sotto forma di freschissimo gelato. 

La succosa pera mantovana Igp, che potrete trovare in molte varietà di buccia e di colore, con il suo aroma zuccherino, viene tradizionalmente abbinata ai formaggi più saporiti, ma è anche lo squisito ingrediente di confetture e composte. 

La zucca del basso Mantovano e del Casalasco, dalla caratteristica polpa arancione, è coltivata in queste terre  sin dal XVI secolo, grazie alle condizioni del suolo particolarmente favorevoli. È utilizzata nella cucina locale per la preparazione di innumerevoli primi piatti tradizionali: gnocchi, tortelli e risotti alla zucca.

Le paste ripiene sono davvero “il fiore all’occhiello” di quest’area geografica. Nel Mantovano è tradizione portare a tavola il “sorbir d’agnoli” o “bevr’in vin” con il Lambrusco secco. Un piatto della cucina mantovana contadina; un momento di vero ristoro, che tra le sue origini dai tempi in cui si dovevano combattere le rigide temperature invernali anche con il cibo. 

Gli agnoli sono una pasta fresca da gustare in brodo, ripiena di pane grattugiato, uova, carne, formaggio e, talvolta, prosciutto crudo.

La ricetta più tradizionale, prevede che nella tazza fumante si versi mezzo bicchiere di Vino Lambrusco Mantovano e abbondante grana grattugiato.

Un altro piatto davvero speciale, tipico delle feste, sono i marubini ai tre brodi. 

Vengono preparati in forma tondeggiante anche quadrata o a mezzaluna e farciti con un composto di carni (manzo brasato, arrosto di vitello e maiale) pane grattugiato e formaggio. Successivamente i marubini vengono lessati in un brodo ottenuto mettendo in acqua fredda pollo (cappone o gallina), manzo e carne di maiale (o salame da pentola) e verdure. Sono squisiti serviti caldissimi con una spolverata di Grana Padano. 

Tra le diverse province è aperto un eterno dibattito, ma completamente risolto, su quale sia la forma originali del “marubino”. Ma non preoccupatevi: sono buonissimi in tutti i formati in cui li troverete,

Per gli amanti degli aromi e dei gusti più speziati sono assolutamente da provare il cotechino cremonese vaniglia, insaccato di carni suine a breve stagionatura; il “gras pistà”, lardo fresco battuto con il coltello, e le “greppole”, ovvero i ciccioli mantovani (specialità gastronomica di origine contadina ottenuta facendo cuocere a fuoco lento lo strutto di maiale), spesso consumati in abbinamento alla polenta. 

Da non perdere anche il Salame di Filzetta e il Salame Igp Cremona, insaccati di carni suine a stagionatura medio-lunga. 

Anche tra i formaggi la scelta è molto ampia, con protagonisti indiscussi il Grana Padano e il Provolone Valpadana, dalla coccarda verde e gialla solitamente attaccata alla sua corda. In abbinamento ai formaggi viene spesso servita la piccante Mostarda cremonese, la più consumata in Italia. La mostarda è una miscela di frutta candita, soprattutto a frutto intero o grossi pezzi, immersa in sciroppo di zucchero aromatizzato con senape. 

[tratto da: https://www.italiaatavola.net/alimenti/tendenze-e-mercato/2015/3/30/terre-oglio-po-gioie-palato-tradizione/38843/]